L’ARAUCANA, LA GALLINA DALLE UOVA AZZURRE

L’Araucana, la gallina dalle uova azzurre, è diventata in questi anni una delle razze più apprezzate e desiderate nel panorama avicolo italiano. Questi polli sono un concentrato di caratteristiche uniche: l’assenza di coda, i ciuffi auricolari o la barba, la cresta a pisello e il fatto di deporre uova azzurre ne fanno una razza ricercatissima.

Araucana – Storia della gallina dalle uova azzurre

L’Araucana è una razza di polli giunta dal Nuovo Mondo, più precisamente da una zona compresa tra Cile, Argentina e Perù. Ma Araucana, diciamolo subito, è solo il nome che le hanno dato in Europa: nelle sue terre d’origine, infatti è chiamata gallina Mapuche, dal nome del popolo presso il quale sembra fosse originariamente diffusa. Vediamo meglio perché.

 

I Mapuche sono un’etnia diffusa in Cile e Argentina, e il Mapudungun, la loro lingua, è attualmente parlata da 440.000 persone. Sembra che essi siano giunti valicando le Ande peruviane e stabilendosi in Cile tra l’800 e il 700 a.C. Il nome di Araucani venne loro affibbiato dai conquistadores spagnoli attorno alla metà del XVI secolo, per una traslazione del termine Ragco che designava una località dove scorreva un particolare ruscello (da Rag, acqua argillosa, e Co, argilla, in lingua Mapudungun). Gli Spagnoli ribattezzarono così Araucani quei popoli, e ad oggi tale termine è considerato con disprezzo dagli indigeni locali.

Gallina Araucana con barba. Foro e soggetto di Giacomo Strigini.

 

In questo particolare affresco storico e linguistico, da dove arriva l’Araucana, la gallina dalle uova azzurre che noi conosciamo? È impossibile attualmente essere certi dell’origine delle varie tipologie di polli Mapuche e come essi siano arrivati in quelle terre. I polli portati dagli Spagnoli si trovarono ad essere incrociati infatti con polli locali molto variabili. Molti non avevano coda, apparentemente perché gli indigeni li preferivano in quanto i predatori facevano più fatica a catturarli. Curiosamente, anche in alcune regioni europee, come la Borgogna, razze locali scodate erano preferite perché le volpi faticavano a predarle.

 

Sono state fatte molte ipotesi sulle origini dei polli cileni: è stata suggerita un’origine polinesiana, cinese, addirittura giapponese secondo alcuni. Anche i pirati olandesi pare contribuirono importando polli dai mercati asiatici.

 

Nelle terre dei Mapuche i polli erano ben presenti, anche se si mostravano con caratteristiche molto variabili. Queste diverse tipologie erano tutte accomunate dal fatto di deporre uova azzurre. La prima tipologia ricordava molto i polli comuni europei, senza però particolari caratteri fissati, come livrea, o tipo di cresta; alcune linee di sangue deponevano uova azzurre. Tra le sottovarietà diffuse ecco la Patoja, la Trintre, la Huirrupel a collo nudo, la Copetonas ciuffata, la Jira, la Tejuela, la Negra e la Perdicita. La seconda tipologia, detta Colloncas, era una gallina dalle uova azzurre e priva di coda, variabile per livrea e più piccola delle altre. La terza tipologia era composta dalle Quetros, galline normali con ciuffi auricolari o barba, dotate di coda.

Gallo di Araucana con barba. Foto e soggetto di Giacomo Strigini.

Il professor Ruben Bustos, nel periodo della Guerra del Pacifico, tra il 1879 e il 1883, iniziò a lavorare sui polli locali incrociando Colloncas e Quetros, ottenendo una nuova razza che ne univa le caratteristiche, la Collonca de Arêtes, ovverosia “polli scodati con gli orecchini”!

 

Fu il Prof. Salvador Castelló Carreras durante il Primo Congresso Mondiale di Avicoltura, tenutosi a L’Aia, in Olanda, nel 1921, a introdurre in Europa le proprie conoscenze sull’Araucana (da egli ribattezzata Gallus inauris), che egli aveva potuto osservare alla Mostra Internazionale di Santiago del 1914. Come il prof. Carreras ebbe modo di specificare nel 1924, quegli animali non erano semplici polli autoctoni cileni, ma i soggetti allevati dal prof. Bustos e da lui selezionati per riunire tutti i più particolari caratteri dei polli cileni in un’unica tipologia di gallina dalle uova azzurre.

 

Se questa varietà di Araucana è quella poi successivamente impostasi in Italia e in varie parti d’Europa, nel resto del mondo questi polli hanno avuto una storia diversa. In Inghilterra ad esempio viene riconosciuta come Araucana una razza dotata di coda, ciuffetto posteriore, barba e favoriti. Sebbene vi siano stati più volte tentativi di introduzione di galline dalle uova azzurre sul territorio britannico, essa pare derivare principalmente da polli presenti su una nave cilena che aveva fatto naufragio nelle isole Ebridi. Negli USA, invece, gli allevatori – per ovviare alla scarsa fecondità legata all’essere scodata – hanno dato vita ad una nuova razza, l’Ameraucana, barbuta e dotata di coda.

Gallo di Araucana con barba. Foto di Andrea Mangoni

Araucana – Caratteri di razza

L’Araucana ha corpo arrotondato, quasi ovaleggiante, con tronco tenuto leggermente rilevato. Le spalle sono larghe e forti, le ali, portate orizzontalmente, sono ben aderenti al corpo. La coda è assente, per cui il tronco termina col piumaggio della sella, ben bombato. I tarsi sono lisci, fini, con quattro dita. Il collo, di media lunghezza e dotato di una folta mantellina, termina con una testa robusta dotata di cresta a pisello che non si adagia posteriormente, con orecchioni rossi, becco forte e la presenza, a seconda delle varietà, o di barba e favoriti, o di ciuffi auricolari, oppure di ciuffi e barba. I bargigli devono essere poco sviluppati, se non del tutto assenti nei soggetti con barba. I ciuffetti auricolari, quando presenti, devono essere il più possibile simmetrici; barba e favoriti mai troppo sviluppati e abbastanza aderenti. I galli raggiungono i 2 – 2,5 Kg, le femmine 1,6 – 2 Kg. Esiste anche la versione bantam.

 

Dell’Araucana sono riconosciute varie livree, ognuna delle quali tollera peraltro determinati colori dell’iride, del becco e dei tarsi. Sono presenti la varietà bianca, la nera, la blu, la selvatica melanizzata, la selvatica blu, la selvatica oro, la selvatica oro blu, la selvatica argento, la frumento, la frumento blu, la sparviero, la nera-rosso e la blu-rosso.

Le uova dell’Araucana, azzurro chiaro. Foto di Giacomo Strigini.

Le uova azzurre

Ma l’Araucana, oltre che per il suo aspetto unico, è nota in tutto il mondo per il colore delle sue uova, che le hanno valso il nome di gallina dalle uova azzurre. Queste, infatti pesano circa 50 gr ed hanno un guscio azzurro chiaro, molto bello e caratteristico. Le galline di questa razza possono arrivare a deporne fino a 220-250 nel primo anno di fetazione.

 

A cosa è dovuto il colore del guscio? Ad un gene dominante, Olive (O), che promuove la presenza di biliverdina e biliverdina legata allo zinco durante la formazione del guscio. Queste sostanze, derivanti dalla degradazione del gruppo EME dell’emoglobina, colorano di azzurro il guscio, che assume tale colore anche al proprio interno. Il colore finale dell’uovo è però dovuto anche alla deposizione sulla sua superficie di protoporfirina IX, un pigmento bruno. Così, per avere uova azzurre, geneticamente oltre al gene O devono essere presenti i geni responsabili del colore bianco del guscio. Quando sono invece presenti i geni che rendono l’uovo marrone, il gene O fa sì che le galline producano uova verdi.

Gallina Araucana selvatico oro. Soggetto e foto di Giacomo Strigini.

 

Così, se accoppiamo la nostra gallina dalle uova azzurre con razze che depongano uova a guscio bianco, avremo in F1 animali che producono uova azzurre; mentre se l’accoppiamo con razze che depongono uova a guscio marrone otterremo galline che depongono uova di un verde più o meno intenso, le così dette Olive Egger. Tanto più scuro sarà stato il colore del guscio della razza parentale, tanto più intenso e scuro sarà il verde delle uova dell’Olive Egger in F1.

 

Una curiosità: l’allevamento dell’Araucana e dell’Ameraucana negli Stati Uniti ha riscosso enorme successo perché si è sparsa la voce che le uova azzurre hanno un minor tasso di colesterolo e che siano perciò più salutari. In realtà, le uova dell’Araucana hanno dimostrato di avere tassi di colesterolo nella norma, leggermente superiori anzi a quelle delle ovaiole commerciali Isa Brown e Livorno utilitaria.

Riprodurre l’Araucana

L’Araucana può essere una razza un po’ complessa da far riprodurre con successo, a causa di due sue caratteristiche fisiche: l’assenza di coda e la presenza di ciuffi auricolari. Vediamo bene perché

L’assenza di coda, ben evidente in questa femmina. Soggetto e foto di Giacomo Strigini.

 

L’assenza di coda nell’Araucana è dovuta a un gene, il Rumpless (Rp), dominante, che provoca l’assenza o la riduzione delle vertebre caudali. Questo comporta l’assenza di coda e uropigio, e rappresenta una limitazione alla fecondità dell’animale in vari modi. Primo, mancando la base d’appoggio rappresentata dalla coda l’accoppiamento è, per i galli, più difficile da portare a termine proprio per ragioni prettamente meccaniche. In secondo luogo, pare che la mortalità nell’uovo dei soggetti omozigoti ed eterozigoti per questo gene sia superiore, e che colpisca gli embrioni tra il 17° e il 21° giorno. Infine è stata riscontrata una più bassa sopravvivenza nei pulcini fino ai 2 mesi di vita quando presentano tale caratteristica.

Femmina di Araucana con ben evidenti i ciuffi auricolari. Soggetto e foto di Giacomo Strigini.

 

A complicare le cose ci sono i ciuffetti auricolari, nella variante dell’Araucana che li presenta. I ciuffetti auricolari infatti sono dovuti ad un gene, Et, anch’esso dominante, che produce dei cuscinetti carnosi a livello delle orecchie che portano dei ciuffetti di penne. Ebbene questo gene, in caso di omozigosi (Et/Et), risulta letale e provoca la morte del pulcino nell’uovo. Quindi tutti i soggetti di Araucana con ciuffi auricolari che possiamo osservare sono eterozigoti (Et/et+). Neppure la condizione di eterozigosi è però esente da rischi: la sua presenza provoca infatti una percentuale di morti nell’uovo negli ultimi giorni che varia tra il 20% e il 25%.

 

Quindi accoppiando due animali con ciuffi auricolari possiamo aspettarci di ottenere circa 2/3 di pulcini con ciuffi auricolari e 1/3 di pulcini senza ciuffi. Inoltre, sappiamo che potremo avere fino al 37% di morti nell’uovo durante l’incubazione, percentuale non da poco, cui andrebbero ad aggiungersi le eventuali morti da mancanza di posteriore. È importante tenerne conto per evitare di restare eccessivamente delusi in caso di schiuse scarse con questa razza. Anche per questo motivo, nel caso decideste di iniziare l’allevamento della gallina dalle uova azzurre partendo proprio dalle uova, vi consigliamo di acquistarne un certo numero in modo da avere maggiori probabilità di ottenere delle coppie riproduttive.

Uno dei pulcini di Giacomo Strigini nato con la sua Covatutto 24 digitale.

Insomma, l’Arucana, la gallina dalle uova azzurre, è una razza bellissima che rappresenta una sfida per ogni allevatore che voglia cimentarvisi. Ma l’aspetto originale e la bellezza delle uova ripagheranno senz’altro ogni sforzo profuso nel suo allevamento. Noi di Novital vi siamo accanto ad ogni passo, dall’incubazione delle uova all’alimentazione dei vostri animali, per aiutarvi ad ottenere il successo con questa stupenda razza. Buon allevamento!

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